L’annuncio del Cristo Risorto a Pernate

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L’annuncio del Cristo Risorto a Pernate sarà certamente arrivato con la costituzione a Novara di una comunità cristiana almeno dall’anno 300 a causa della posizione geografica della città romana di Novaria, l’attuale Novara. La storia scritta della comunità cristiana inizia nell’anno 840, quando il figlio di Carlo Magno, Ludovico il Pio, che aveva associato al trono suo figlio Lotario, donò le decime di alcuni centri agricoli al vescovo di Novara S. Adalgiso; a sua volta, il vescovo donò ai canonici del duomo di Novara queste decime e con tale atto affidò la cura di queste comunità agricole alcune a noi vicine come Galliate e Trecate ed anche, tra le altre, due di esse, che si trovavano nel territorio pernatese: Malpignano (Mapunianum) e Pernate ma nell’atto non furono nominate le chiese di queste comunità; pertanto a partire dall’anno 840 sicuramente almeno per un secolo i pernatesi furono battezzati nell’attuale battistero della cattedrale; infatti con tale atto Pernate entrò ufficialmente a far parte della Pieve di Novara. Nell’ XI secolo dagli atti notarili dei canonici del duomo di Novara, conosciuti come carte capitolari, si ha la percezione che nel territorio pernatese vi fossero già tre chiese una dedicata a S. Michele in un villaggio chiamato Casaleglo, l’altra dedicata S. Maria nel villaggio noto come Malpignano ed infine una dedicata a S. Andrea nel villaggio di Pernate; infatti nel territorio Pernatese vi erano almeno tre centri abitati. Il castello costruito nel X secolo a Pernate con la licenza data da Berengario I attorno al 915 provocò gradualmente lo spopolamento di Casaleglo e Malpignano lasciando però le loro chiese a testimonianza del passato di fede di questi luoghi. La prima vocazione sacerdotale di cui si ha notizia fu nel 1186 con il prete Giovanni e poi nel 1205 con il prete Pietro che divenne arciprete del duomo di Novara; le prime vocazioni religiose le troviamo con fra Pietro nel 1268 e con fra Girardus nel 1289, che fecero parte di una comunità ospedaliera. Nel Trecento vi era in paese anche la chiesa della SS. Trinità e un convento di suore Umiliate che poi si unirono ad un altro convento e lasciarono la residenza di Pernate. Nel 1537 nella chiesa di S. Maria di Malpignano, chiamata dal popolo Madonna del Bosco, un giovanetto muto di Pernate pregò la Madonna dipinta sull’abside che si ravvivò, lo consolò e lo guarì; successivamente i Pernatesi tagliarono il pezzo di muro sul quale era dipinta la Madonna e dopo averlo posto su un carro trainato da due giovenchi in modo prodigioso giunse a Pernate e la Madonna dopo essere stata posta in due altari di questo tempio è stata collocata sull’altare maggiore da dove oggi la veneriamo. Con il passare dei secoli le chiese di S. Michele, di S. Maria di Malpignano e della SS. Trinità iniziarono un vero e inesorabile declino in quanto esse non erano legate più a delle comunità residenziali o di religiosi e si ridussero a vere e proprie rovine mentre rimase aperta al culto solo questa chiesa di S. Andrea ed in essa fu istituita la parrocchia dopo il concilio di Trento nel 1563; la prima visita pastorale avvenne sabato 20 novembre 1568 ad opera del vescovo di Novara Card. Giovanni Antonio Serbelloni che trovò come parroco titolare il sacerdote Jo Jacobo De Portiis, canonico della cattedrale che possiamo considerare uno dei suoi primi parroci ma di fatto, in sua vece, la parrocchia era retta dal sacerdote Battista De Bellinis di Sostegno; la prima visita completata con gli ordini che il vescovo impartiva a seguito della visita pastorale si ebbe solo nel 1596 con il vescovo Bascapè, mentre quella più esauriente è avvenuta nel 1762 con il vescovo Balbis-Bertone. I registri dei battesimi e dei matrimoni si conservano a partire dal 1582 e da quella data si conoscono i nomi dei parroci in modo quasi ininterrotto, mentre il primo inventario del corredo liturgico della chiesa parrocchiale risale al 1573. I confini canonici della parrocchia furono quelli dell’antico comune di Pernate; tuttavia alla sua cura furono affidate nel corso dei secoli non solo le cascine presenti nell’antico comune il cui territorio comprendeva anche la cascina di Prelle, e ad esse furono aggiunte anche le cascine di Greffe, la cascina Casavecchia, la cascina Riotta e la cascina Riottina; con il passare del tempo si affievolirono i legami con la cascina di Prelle . Il 23 di aprile dell’anno1596 il vescovo Bascapè trasferì il titolo canonico della chiese in rovina di S. Maria di Malpignano e di S. Michele negli altari di questa parrocchiale dedicata a S. Andrea e quindi questa chiesa parrocchiale è diventata l’erede spirituale delle due chiese scomparse. Anche oggi sono rimasti questi due altari di S. Michele e dell’Annunciazione, una volta anche dedicato alla Madonna del S. Rosario e prima ancora a S. Maria (Madonna del Bosco); essi vogliono ricordare anche oggi le antiche chiese di S. Michele a Casaleglo e di S. Maria a Malpignano che sono andate verso la completa distruzione. Nel 1700 furono costruite nelle cascine due chiese di piccole dimensioni: una, nella Cascina Riottina, dedicata a SS. Crocifisso e l’altra nella cascina CasaVecchia, dedicata all’Immaccolata, che successivamente furono chiamate con il titolo di altri santi; esse servivano per la celebrazione delle mese festive, mentre un oratorio, dedicato ai santi apostoli Simone e Giuda Taddeo si trovava nella cascina Greffe “Inferiore”; con la parola oratorio si intendeva in realtà un piccolo locale riservato alla preghiera dei frati, che soggiornavano nella cascina per i lavori dei campi. Attorno al 1650 fu ricostruita la chiesa della SS. Trinità ampliando le rovine rimaste della chiesa medievale; essa ora serve per la messa feriale invernale. Negli anni cinquanta è stata riprodotta alla cascina Marena la grotta di Lourdes. A partire dal 1967 è stata allestita nei locali dell’asilo una cappellina dedicata a Maria Ausiliatrice Nel 1968, lungo la strada statale per Novara fu aperta al culto la chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù e oggi in questa chiesa si celebra la liturgia eucaristica prefestiva da ottobre a tutto il mese di giugno. La festa della chiesa locale ricorre nella penultima domenica dell’anno liturgico, che cade solitamente nel mese di novembre. La festa di S. Andrea cade il 30 novembre mentre quella della Madonna del Bosco si celebra l’ultima domenica di agosto.

Franco Boieri